Capitale: Entebbe
Superficie: Totale 241.551 Km²
Popolazione: 37.673.800 Ab. (Stima 2017)
Lingua: Inglese (Lingua Ufficiale), Swahili, Luganda, Soga, Chiga, Masaaba, Nyankore
Religione: Cristiana, Musulmana E Animista
Governo: Repubblica
Indipendenza: 9 Ottobre 1962 Dalla Gran Bretagna
Moneta: Scellino Ugandese
Fuso Orario: +2 Con Ora Solare In Italia, +1 Con Ora Legale
Prefisso Telefonico: +256
GEOGRAFIA
Confina a nord con il Sudan del Sud, a est con il Kenya, a sud con la Tanzania e il Ruanda e a ovest con la Repubblica Democratica del Congo; non ha sbocchi al mare. La parte meridionale del territorio comprende una parte sostanziosa del Lago Vittoria. Il territorio dell’Uganda è caratterizzato dalla presenza di numerosi laghi, fiumi (il più importante dei quali è il Nilo bianco), foreste equatoriali e savane. Nella parte meridionale è attraversato dall’Equatore. Gran parte del paese è situato su un altopiano a circa di 1000 mt, con un clima piuttosto ricco di precipitazioni, con la sola parte settentrionale è semiarida. Il punto meno elevato del paese è in corrispondenza del basso corso del Nilo a circa 610 mt sotto il livello del mare, mentre la vetta più elevata è il Monte Stanley (5.110 mt) nella catena del Ruwenzori.
CLIMA
Il clima è normalmente caldo, con temperature medie oscillanti tra i 20 e i 25 gradi. Le variazioni di temperatura nel corso dell’anno sono contenute, comunque vi è un periodo più caldo da dicembre a marzo, più avvertibile al nord, e un periodo più fresco da giugno a settembre. In genere le temperature sono piacevoli, anche se qualche volta può fare molto caldo di giorno, soprattutto da dicembre ad aprile, mentre di notte può fare fresco o persino freddo a seconda della quota, soprattutto da giugno ad agosto. Le piogge si verificano sotto forma di rovescio o temporale pomeridiano o serale e possono scoppiare tutto l’anno, soprattutto al sud. Le zone meno piovose sono quella sud-occidentale, al confine con il Kivu nord e il Ruanda, e quella nord-orientale. Quella nord-orientale (dove si trovano il Kidepo Valley National Park e il Matheniko Wildlife Reserve), proiettata verso le zone aride del Kenya, è più esposta al rischio di vivere periodi siccitosi. Le zone più piovose sono invece quelle centro-settentrionali (regione di Gulu) e alcune sponde del Lago Vittoria (es. Entebbe).
POPOLAZIONE
La principale popolazione bantu dell’Uganda è rappresentata dai ganda o baganda (nelle lingue bantu di questa zona il prefisso ba indica una popolazione), stanziati lungo le sponde settentrionali del lago Vittoria che ancora oggi costituiscono il gruppo etnico maggioritario (circa il 17% del totale). Le altre popolazioni bantu ugandesi sono i nyankole, o banyankole (9,5%), i soga (basoga, 8,4%), i kiga (bakiga, 7%), i gisu (4,6%), i nyoro (3%), i rwanda (stanziati per l’assoluta maggioranza nell’omonimo Stato) e i toro. Fra le popolazioni sudanesi e nilotiche, che occupano la parte settentrionale, le più rilevanti sono i lango (6% circa della popolazione), gli acholi (5%), i teso (6%) e i karamojong.. Tra i non africani, i più numerosi sono gli asiatici, seguiti da piccole minoranze europee ed arabe, il cui numero si è tuttavia ridotto negli ultimi anni.
STORIA
La più antica etnia insediata sul territorio dell’attuale Uganda è quella Twa (un popolo di pigmei); circa 2000 anni fa nell’area si insediarono popolazioni di Bantu che scacciarono i Twa ma furono a loro volta incalzati da etnie nilotiche provenienti da settentrione e costituite da popolazioni nomadi di allevatori. I conflitti fra le due etnie confinanti proseguirono per molto tempo. A partire dal XV secolo e prevalentemente nell’area meridionale, si formarono dei regni, il più noto dei quali è quello di Buganda; gli altri regni erano quelli di Ankole, Bunyoro e Toro. Le popolazioni nilotiche insediate a settentrione si organizzarono invece in entità di dimensioni inferiori. Nel XIX secolo gli arabi, attratti dal commercio di avorio e schiavi, formarono una fitta rete di avamposti commerciali sia nell’area dell’Africa orientale sia in quella dei Grandi Laghi; di conseguenza in alcune regioni prese piede la religione islamica mentre in altre rimasero prevalenti le religioni originarie.
All’epoca del Kabaka Mutesa I, al potere dal 1856, l’Uganda raggiunse il massimo splendore. In quel periodo si ebbero i primi contatti con esploratori europei. Nel 1862 il kabaka incontrò John Hanning Speke e James Augustus Grant, entrambi erano alla ricerca delle sorgenti del Nilo, nel 1875 arrivò Henry Morton Stanley. Tra il 1860 e il 1870 iniziò l’espansione dei Chedivè d’Egitto che guidati tra l’altro da Isma’il Pasha ed Emin Pasha tentarono di raggiungere il nord dell’Uganda e inviarono nel paese Samuel White Baker, governatore della provincia equatoriale. Baker tentò di annettere il regno di Bunyoro ma fu sconfitto dall’Omukama Kabalega e costretto al ritiro, da quel momento i rapporti fra Inghilterra e Bunyoro rimasero improntati su una reciproca diffidenza. L’arrivo dei missionari protestanti (giugno 1877) e successivamente di quelli cattolici (febbraio 1879) creò un certo disorientamento nella popolazione del Buganda. La competizione fra le due fazioni di missionari rifletteva di fatto la rivalità fra Francia e Inghilterra, entrambe volte ad ampliare la loro influenza in Africa. Il sospettoso Mutesa I inizialmente confinò i missionari nella capitale e a corte, dove iniziarono la loro opera di conversione, contestualmente iniziarono i contrasti ai quali Mutesa I assisteva attendendo invano che, oltre al verbo, venissero distribuite le tanto attese armi e munizioni.
Alla sua morte (1884) salì al trono Mwanga II. Nello stesso periodo (1884/1885) a Berlino, la Conferenza sul Congo, riconobbe le rivendicazioni britanniche sull’Uganda. Nel 1893 giunse in Uganda l’inviato britannico Sir Gerald Portal che stabilì la sua sede a Entebbe (che divenne poi capitale del paese) e nel 1894 dichiarò il Buganda protettorato britannico firmando con il sovrano Mwanga II un nuovo trattato che trasferiva di fatto l’amministrazione del paese all’Inghilterra. Tramite questo nuovo trattato Mwanga II si impegnava a offrire a Portal supporto militare per la progettata sottomissione dei regni di Toro, Ankole, Busoga e Bunyoro. I britannici sconfissero il Bunyoro e il Toro e occuparono i territori degli Acholi nel settentrione del paese, Busoga e Ankole firmarono invece dei trattati che riconoscevano la sovranità britannica sui loro regni.
Dopo circa 50 anni di amministrazione britannica, negli anni cinquanta iniziò un processo di democratizzazione del paese che portò alla nascita di partiti politici e di un parlamento locale. Il 9 ottobre del 1962 il Regno Unito concesse l’indipendenza all’Uganda. Al momento della nascita della nuova nazione, la costituzione prevedeva un sistema semi-federale, che concedeva sufficiente spazio alle élite politiche tradizionali. Il delicato equilibrio tra il re del Buganda, primo Presidente del paese, e il suo primo ministro Milton Obote, un membro dell’etnia lango del nord, durò poco; già nel 1966 Obote prese d’assalto con l’esercito il palazzo presidenziale. Idi Amin Dada, capo di stato maggiore dell’esercito di Obote, originario della regione del West Nile, dopo aver assicurato la sua posizione all’interno delle forze armate, le utilizzò nel 1971 per destituire Obote stesso. Amin governò con l’esercito per il decennio successivo. Dopo la destituzione di Amin, nel 1980 tornò al potere Obote, aprendo una stagione di vendette, fino alla sua destituzione nel 1983. Seguirono anni di situazione caotica per l’Uganda, con conflitti, guerre e interventi nei paesi limitrofi (prima e seconda guerra del Congo). Nel 1999 i presidenti di Kenya, Uganda e Tanzania si sono incontrati per fondare una comunità economica dell’Africa dell’Est.
Nelle elezioni presidenziali del febbraio 2006 Yoweri Museveni è stato confermato per la terza volta nella carica, cosa permessagli in seguito ad una riforma costituzionale del 2005. Queste sono state le prime elezioni aperte a più partiti, da 26 anni. Museweni è ancora Presidente del paese.
VISTI E VACCINAZIONI
È necessario il passaporto con validità residua di almeno sei mesi e il visto d’ingresso da richiedere prima della partenza. Vaccinazione obbligatoria contro la febbre gialla; consigliata la profilassi antimalarica.
VALUTA
Nome Moneta: Scellino Ugandese
Codice Moneta: UGX
1 Euro = 4.190 Scellini Ugandesi
Capitale: Kigali
Superficie: Totale 26.338 Km²
Popolazione: 11.809.300 Ab. (Stima 2017)
Lingua: Inglese E Francese (Ufficiali), Kinyarwanda
Religione: Cristiana (Circa 70%), Musulmana, Animismo
Governo: Repubblica
Indipendenza: 1° Luglio 1962 Dal Belgio
Moneta: Franco Del Ruanda
Fuso Orario: +1 Con Ora Solare In Italia, 0 Con Ora Legale
Prefisso Telefonico: +250
GEOGRAFIA
Il territorio è prevalentemente montuoso, con altitudine media è di circa 1.700 mt. La principale catena è quella dei monti Virunga (altezza media 2700 mt), situati nel nordovest del Paese, cui appartiene la vetta più alta (Karisimbi, 4.507 m). Nella catena sono presenti diversi vulcani attivi. La catena fa da spartiacque fra i bacini dei due maggiori fiumi dell’area, il Nilo e il Congo. La zona più pianeggiante è quella orientale, caratterizzata da numerosi laghi e acquitrini paludosi. Il Ruanda è attraversato da numerosi fiumi a carattere stagionale. Il più importante è il Kagera, che lambisce i confini orientali del Paese e da cui ha origine il Nilo.
CLIMA
Il Ruanda si trova nella fascia equatoriale, ma, grazie alla sua altitudine, presenta un clima temperato, considerato fra i più salubri dell’intero continente africano. La temperatura media è di 20 °C. Le precipitazioni non sono molto abbondanti (fra i 1000 e i 1400 mm annui, con valori maggiori sui Virunga) e sono concentrate in due stagioni delle piogge (marzo-maggio e ottobre-dicembre).
POPOLAZIONE
Il gruppo etnico più diffuso è quello degli Hutu (84%), cui seguono i Tutsi (15%) e i Twa (1%).
STORIA
Il primo popolo a insediarsi in Ruanda fu quello dei Twa, un’etnia di cacciatori e raccoglitori, abitatori delle foreste. Successivamente, nel primo millennio d.C., migrò in questo territorio la popolazione bantu degli Hutu. Nel XIV secolo arrivarono probabilmente dall’area etiope, i Tutsi, un popolo allevatore di bestiame, che assoggettarono gli Hutu. Per secoli le tre tribù ruandesi Hutu (85%), Tutsi e Twa condivisero la stessa cultura, lingua e religione.
Nel 1916 il Belgio assunse il controllo del Rwanda al posto della Germania ed instaurò un rigido sistema coloniale di separazione razziale e sfruttamento. Concedendo ai Tutsi la supremazia sugli Hutu, alimentarono un profondo risentimento tra la maggioranza Hutu. Nel 1959 i Belgi cedettero il controllo del Rwanda alla maggioranza Hutu. Con l’indipendenza (1 luglio 1962) ebbe inizio da parte delle istituzioni un lungo periodo di segregazione e massacri anti-Tutsi. Un periodo funesto di guerre e massacri continuò fino al 1993, anno in cui le Nazioni Unite negoziarono un accordo che spartiva il potere tra le parti. Per preservare il proprio potere, gli estremisti Hutu fecero in modo che l’accordo non fosse messo in atto e organizzarono uno dei più terribili genocidi della storia: tra il 6 aprile e il mese di luglio del 1994 venne massacrato un numero di persone non inferiore alle 800.000. Usciti vincitori dalla prova di forza (1994), il FPR e i partiti hutu moderati crearono un governo provvisorio. Eletto Presidente nel 2000 dall’Assemblea di transizione, il leader del FPR Paul Kagame fu riconfermato nelle elezioni successive.
Il processo di riconciliazione etnica, tuttavia, ha incontrato nuovi ostacoli a causa della posizione di dominio politico della minoranza tutsi; il paese è inoltre coinvolto nelle guerre nella confinante Repubblica Democratica del Congo (ex Zaire). Nell’agosto 2010 si sono svolte le elezioni presidenziali, il cui vincitore è stato il presidente uscente Paul Kagame, con il 93% dei consensi elettorali.[8] Il clima pre-elettorale è stato molto teso, e le elezioni sono state considerate non democratiche e prive di trasparenza, in quanto gli avversari politici di Kagame non hanno potuto correre per le presidenziali. Attualmente non esistono mass media indipendenti, in quanto i tre più importanti giornali sono stati chiusi. Inoltre, alcuni giornalisti sono stati uccisi. Alle elezioni presidenziali del 2017 Paul Kagame è risultato nuovamente vincitore con oltre il 98% dei voti ed è tuttora Presidente.
VISTI E VACCINAZIONI
È necessario il passaporto con validità residua di almeno sei mesi e il visto d’ingresso da richiedere prima della partenza. Vaccinazione obbligatoria contro la febbre gialla; consigliata la profilassi antimalarica.
VALUTA
Nome Moneta: Franco del Ruanda
Codice Moneta: RWF
1 Euro = 1.020,45 Franchi